I marchi longevi del Made in Italy iscritti alla UISI Unione Imprese Storiche Italiane (www.uisitalia.org) si sono ritrovati il 12 ottobre 2018 a Conegliano (TV) per celebrare una ricorrenza importante: i 150 anni del proprio associato Carpenè Malvolti, l’impresa fondata nel 1868 che ha dato i natali al Prosecco.
L’incontro d’Autunno 2018 promosso dalla UISI Unione Imprese Storiche Italiane (che abbraccia 48 imprese ultracentenarie appartenenti a 8 regioni d’Italia) ha voluto ribadire un valore forte della longevità imprenditoriale: il legame con il territorio di nascita e di appartenenza, che nel caso di Carpenè Malvolti 1868 si è da sempre concretizzato nelle attenzioni speciali che l’azienda veneta ha rivolto non solo alla produzione ma anche alla cultura, alla formazione e alla vita sociale di Conegliano.
La giornata si è aperta proprio con un incontro sul tema “Cultura e territorio nelle Imprese Storiche venete” che si è tenuto presso l’Aula Magna della Scuola Enologica "G.B. Cerletti" di Conegliano (istituita con Regio Decreto di Vittorio Emanuele II il 9 luglio 1876, alla cui realizzazione contribuì in maniera decisiva Antonio Carpenè). All’incontro, moderato da Paola Castellani (Università di Verona) sono intervenuti come relatori Christine Mauracher (direttrice del Master in Cultura del Cibo e Vino all’università Ca’ Foscari) che ha presentato il libro “Cà Foscari e Carpenè Malvolti – Il Risorgimento dell’economia nel Veneto dell’Ottocento” e Deborah Gelisi, che ha raccontato le Generazioni Carpenè. Hanno portato le proprie testimonianze anche un rappresentanti di un’impresa ultracentenaria associata alla UISI Unione Imprese Storiche Italiane: Jacopo Poli della Poli Distillerie 1898 di Schiavon. e
E’ seguita quindi una visita alla Scuola Enologica "G.B. Cerletti" e al Museo Manzoni e un lunch nella sede storica di Carpenè Malvolti 1868, la più antica casa spumantistica italiana a conduzione familiare, nata dal desiderio di Antonio Carpenè - illustre scienziato, chimico e ricercatore – di spumantizzare e distillare vini con le uve provenienti dal territorio trevigiano. Un sogno divenuto una «missione», ormai giunta alla sesta generazione.