Le parole dell’innovazione

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Un convegno all’insegna della Cultura.

L’Osservatorio Scientifico Culturale su incarico del Consiglio Direttivo dell’Unione Imprese Storiche Italiane lavora in “cloud” seguendo il principio del fare come incubatore/officina di pensieri, rivolto quindi alla longevità d’impresa. I suoi membri rifuggono da ogni concetto di esposizione personale rivolgendo la loro attenzione esclusivamente allo studio e alla ricerca secondo le generali finalità associative, tese a valorizzare l’immagine dell’Unione nel suo insieme con il suo marchio collettivo che ne caratterizza la specificità a livello nazionale e internazionale.

L’Osservatorio, coordinato da Franco Torrini, ha fra i suoi membri oltre al Provveditore Prof. Claudio Baccarani, il Prof. Ugo Di Tullio, il Dott. Ferruccio Lambiase, il Dott. Guido Piacenza, la Prof.ssa Chiara Rossato e il Prof. Piero Tani. E’ aperto al mondo accademico e imprenditoriale.

Oggi assistiamo al lavoro svolto dal team del Prof. Claudio Baccarani che con il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona, ed in particolare con la Prof.ssa Chiara Rossato,  ha condotto la ricerca sul concetto di innovazione .

Una ricerca rivolta, fra altri, alle imprese associate all’Unione e che nella sua essenza ha coinvolto  22  Imprese Storiche che così facendo
hanno meritoriamente contribuito con il loro impegno ad argomentare ciò che oggi andiamo a conoscere e dibattere.

Parlando di Innovazione, secondo il pensiero che nel tempo si è sviluppato all’interno dell’Unione Imprese Storiche Italiane, quindi ultracentenarie,  emerge con chiarezza come l’innovazione abbia una naturale sua collocazione nella costante applicazione dei valori legati
alla loro trasmutazione sulla strada che va dalla tradizione verso il progresso.

Per una Impresa ultracentenaria, significa in modo particolare la capacità di leggere il futuro, di saperlo tradurre in fatti concreti, di riuscire ad assorbirne gli effetti che ciclicamente possono essere negativi o positivi. 

A superare quindi le difficoltà ed il successo. La capacità di adattare la propria struttura alle necessità del momento, in alcuni casi di trasformarsi, anche di perdere la propria fisionomia originaria, di correre o inginocchiarsi e poi di rimettersi in piedi. Di puntare appunto al progresso.

E’ quindi con grande interesse che oggi prendiamo viva parte a questo incontro, curato nei minimi particolari dalla maestria del nostro Segretario Generale Marco Masssetani, che con l’ausilio degli illustri partecipanti, ai quali va il nostro ringraziamento, potrà dare ulteriore valore a quell’eccellenza del fare che le Imprese Storiche Italiane hanno nel loro DNA e che caratterizza tutti, nessuno escluso, i loro obbiettivi.

Prefazione

Se provassimo a rilevare la numerosità delle parole che vengono pronunciate quotidianamente in azienda stiamo certi che ai primi posti troveremmo la parola innovazione per la forza taumaturgica, e forse anche miracolosa, che le viene riconosciuta.

Per queste stesse ragioni non v’è incontro di imprenditori nel quale questo lemma non venga brandito come una spada a sostegno della
competitività e della capacità di partecipare alla costruzione del futuro.

Non diversamente accade negli studi e nelle ricerche di management perché l’innovazione è inscindibilmente connessa all’imprenditorialità
e alle vie attraverso le quali le aziende si affermano, grazie  alla vitalità espressa che le può far approdare ad una prospettiva di longevità e ad
una teorica vita infinita.

Ma proprio questa smisurata attenzione in un mondo frettoloso ha portato ad una standardizzazione dell’uso del termine, cosicché la parola ha perso la sua capacità di gettare un fascio di luce nuova sul paesaggio culturale in cui si cala.

In realtà, dietro il termine innovazione stanno tante altre parole che ne spiegano  la concatenazione logica con altri concetti connessi in una rete di pensiero che consente a persone ed organizzazioni di esprimere la propria forza innovativa.

Così abbiamo ritenuto opportuno pensare all’argomento in una forma inusuale. Abbiamo  invitato imprenditori, manager, studiosi e studenti  
a riflettere su ciò che la parola innovazione evocava nei loro pensieri, consapevoli del fatto che le parole sono come dei semi sparsi nel pensiero per generare l’azione.

L’innovazione con le sue diverse manifestazioni nella tecnologia, nei prodotti, nell’organizzazione e nella cultura manageriale, sta dunque alla base della vita dell’impresa e degli studi sul suo divenire, su questo ci sono pochi dubbi.

Invero, noi non vediamo il mondo com’è, ma come ci appare, come lo costruiamo attraverso le nostre lenti, il nostro modo d’essere, la nostra cultura. E le parole sono gli occhiali con i quali volgiamo intorno il nostro sguardo per costruire la realtà nella quale andremo a formulare le nostre scelte. Le pagine che seguono cercano così di svelare l’affascinante mondo che sta intorno alla parola innovazione e alla catena di concetti che alla stessa sono legati, nella speranza che questo percorso  ne possa accendere tanti altri nella mente di chi deciderà di scorrere questo testo.
Claudio Baccarani
Chiara Rossato