A Vinitaly oltre 4mila cantine e 55mila buyer esteri

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Ritorna il Vinitaly dei record e quest’anno ancora più internazionale grazie a una maggiore presenza di buyer. Tutto esaurito al 49° Salone internazionale del vino, in programma a Verona dal 22 al 25 marzo, con oltre 4mila aziende espositrici e 100mila metri quadrati di superficie venduta (comprese gli spazi di Sol&Agrifood ed Enolitech).

Gli organizzatori di Veronafiere puntano ad alzare l’asticella delle presenze record dei buyer esteri della scorsa edizione (circa 55mila da 119 Paesi) e infatti hanno aumentato l’investimento per l’incoming del 34% a 2 milioni. 

Nel corso della presentazione di Vinitaly il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha rilanciato l’impegno del Governo a supporto del vino: «A Verona – ha detto – faremo il punto delle cose fatte per la semplificazione burocratica e l’internazionalizzazione e per lanciare i nuovi obiettivi oltre Expo 2015, tra questi il Testo unico sul vino, per la riorganizzazione e il riordino del comparto». Martina ha sostenuto anche «la validità della collaborazione con Veronafiere per la promozione del Made in Italy sui mercati internazionali. Vinitaly rappresenta l’esperienza vitivinicola italiana nel mondo». Una frase dalla quale si potrebbe desumere che Veronafiere avrà un ruolo di primo piano nel coordinamento delle fiere estere dell’agroalimentare all’interno del progetto governativo di internazionalizzazione delle imprese del made in Italy. 

«Siamo consapevoli – ha risposto Ettore Riello, presidente di Veronafiere – del ruolo che ci è stato riconosciuto dalle aziende e dalle istituzioni di piattaforma di servizi per l’internazionalizzazione delle imprese. Con questo impegno stiamo lavorando per raggiungere l’obiettivo lanciato lo scorso anno dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in visita a Vinitaly (invitato anche quest’anno ndr) di incrementare l’export di vino del 50% entro il 2020». 

«Quest’anno – ha aggiunto Giovanni Mantovani, dg di Veronafiere – Vinitaly 2015 sarà punto di arrivo di un’intensa attività di incoming, che abbiamo realizzato e potenziato con il supporto dei ministeri dello Sviluppo economico, delle Politiche agricole e dell’Ice. L’unione delle forze ci ha permesso di coinvolgere buyer e delegazioni di operatori selezionati da tutto il mondo, con un incremento dell’investimento finanziario del 34% rispetto allo scorso anno».

Il 2014 è stato difficile per la congiuntura internazionale, ma il sentiment delle aziende è positivo, come risulta da un’indagine di Vinitaly su un panel di 30 cantine che realizzano circa 2 miliardi di fatturano: emerge che nel 2014 si è registrata una crescita del fatturato delle cantine italiane pari al 5% rispetto al 2013 e, dato importante, il 55% di queste esprime fiducia per il 2015; il 35% in questi primi due mesi ha già avuto riscontri positivi e il 5% prevede un anno molto positivo.

Nell’agenda di Vinitaly, oltre a una lungo programma di convegni e meeting, si parte dal 16 al 20 marzo con il primo corso di certificazione per specialisti del vino italiano: si tratta di un’iniziativa di Vinitaly international academy che rilascia, dopo un esame finale, due livelli di certificazione, Italian wine ambassador e Italian wine expert. Il 21 marzo invece si aprirà il sipario su OperaWine che ha selezionato, in collaborazione con la rivista americana Wine Spectator, le cantine Top 100.

A Vinitaly sarà presentato ufficialmente anche il Padiglione del vino di Expo, realizzato da Veronafiere su incarico del Mipaaf. Martina ha ringraziato Veronafiere per il lavoro svolto ma il padiglione è ancora in costruzione, anche se per la fine dei lavori era stato fissato il termine del 31 gennaio: quando sarà consegnato? «Sarà consegnato: vuole sapere anche il giorno?» ha risposto Martina. «Dicono che ce lo consegneranno il 5 marzo – ha concluso Mantovani – Speriamo».

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