Altri tre importanti brand ultracentenari entrano a far parte della Unione Imprese Storiche Italiane, sempre più espressione di un Made in Italy di longeva qualità. Nei primi mesi del 2015 hanno aderito all’associazione Carpenè Malvolti 1868 di Conegliano (Treviso), Gran Deposito Aceto Balsamico Giuseppe Giusti 1605 di Modena e Museo del Confetto “Mucci Giovanni” 1894 di Andria.
Il celebre marchio Carpenè Malvolti incarna la storia della spumantistica e della distillazione italiane. Fondata nel 1868 dal capostipite Antonio Carpenè, l’impresa veneta è giunta oggi alla quarta generazione, riuscendo brillantemente a coniugare valori storici con continue innovazioni scientifiche e strategiche, con una vocazione all’internalizzazione (il marchio è presente in 50 Paesi dei 5 Continenti), nel segno di una tradizione di Famiglia da sempre impegnata verso una produzione di vini e distillati di alta qualità, e che ha legato il proprio nome al Prosecco.
Da Modena arriva il primo associato dell’Emilia-Romagna a condividere la filosofia della Unione Imprese Storiche Italiane. Si tratta del Gran Deposito Aceto Balsamico Giuseppe Giusti 1605, la più antica azienda di aceto balsamico esistente al mondo e condotta oggi dalla 17esima generazione della famiglia. Nel corso della sua storia, il brand modenese ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti per la qualità dei sui prodotti. Oggi gli Aceti Giusti sono oggi presenti in 50 Nazioni, dove vengono utilizzati dai cuochi più rinomati e venduti nelle boutique, department store e hotels più esclusivi, da Harrods al Buji Al Arab. Le antiche acetaie e il Museo della Storia dell’Aceto Balsamico Giusti sono un polo di attrazione per chef, sommelier, giornalisti e appassionati di tutto il Mondo.
Primo associato pugliese dell’Unione nel 2015 grazie al Museo del Confetto “Mucci Giovanni” 1894 di Andria, un marchio che è sinonimo di una lunga storia di dolcezza, di passioni, di una tradizione rispettosa delle originali ricette e dell’alta confetteria artigianale. La famiglia Mucci, attenta custode delle vicende di oltre un secolo di lavorazione nell’arte pasticcera, ha voluto fortemente la realizzazione di un Museo che trasmettesse al pubblico una straordinaria esperienza imprenditoriale maturata e sviluppatasi nella terra generosa di Puglia che conserva integro, ora come allora, un patrimonio di bontà inimitabile. Ad Andria, dunque, dove ancora oggi si assapora il gusto delle cose di un tempo, è possibile percorrere un itinerario fatto di suggestioni, di persone, di lavoro.
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