Tre nuove imprese entrano nella UISI

View access
Guest
Alias
tre-nuove-imprese-entrano-nella-uisi
Captcha
captcha
Category (main)
Created by alias
Disable comments
disable_comments
Displaying parameters
display_params
ID
749
Version information
item_screen
JImages
jimages
JUrls
jurls
Language
it
Language associations
lang_assocs
Layout parameters
layout_params
Layout selection
layout_selection
META data
{"robots":null,"xreference":"","author":"","rights":""}
Notify owner
notify_owner
Notify subscibers
notify_subscribers
Permessi
perms
Publish down (date)
0000-00-00 00:00:00
Publish up (date)
2015-07-20 12:35:15
SEO configuration
seoconf
Timezone info
timezone_info
Versioni
versions
Publish changes
vstate

Unica associazione italiana esistente in grado di definire e tutelare pienamente il termine ‘storico’ (“una anzianità di oltre cento anni di vita operosa ed eticamente corretta » si legge nella definizione), ma anche munita di un Codice Etico e di un Marchio di qualità, l’Unione Imprese Storiche Italiane è arrivata ad abbracciare 39 realtà ultracentenaria di Toscana, Campania, Veneto e Piemonte.

Il nucleo forte continua a essere toscano ma nuovi associati di altre Regioni sono da poco entrati nell’Unione per condividere progetti culturali e iniziative commerciali dall’ampio respiro nel campo dell’internazionalizzazione e delle Reti di Impresa.

E’ stata l’assemblea annuale dell’associazione – tenutasi sabato 20 aprile presso Antinori nel Chianti Classico in località Bargino (Firenze) alla presenza di oltre 100 ospiti – a fare il punto su nuovi programmi di sviluppo ma anche sulla crescita numerica degli associati. Dal momento delle trasformazione in “italiana”,  l’Unione ha abbracciato celebri marchi del panorama italiano come Amarelli Liquirizia 1731 di Rossano (Cosenza) e G. & P. Garbellotto 1775 di Conegliano Veneto, storico produttore di botti.

Recentemente sono entrati a far parte dell’associazione anche Bianchi 1770 Group di Conegliano Veneto con la controllata Keyline (100 dipendenti, azienda innovativa nel contesto globale sempre più competitivo della progettazione e produzione di chiavi e macchine duplicatrici meccaniche ed elettroniche), Fratelli Piacenza 1731 di Pollone – Biella (brand di fama mondiale nel settore del cashmere) e Cesare Verona 1889 – Magister Scripturae di Torino, depositario del marchio Aurora Penne.

“Il passaggio da associazione toscana a italiana è stato per noi importante e fondamentale –  ha affermato nel corso dell’assemblea generale Eugenio Alphandery, presidente dell’Unione Imprese Storiche italiane, nonché direttore e comproprietario dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella 1612 – Col tempo ci siamo sempre più resi conto non solo della forza penetrante che le Imprese Storiche rivestono in tutta Italia, e questo grazie al loro bagaglio di secolari tradizioni e di saperi ultracentenari nel campo della manifattura e dei servizi, ma anche del fascino che sono capaci di esercitare all’estero. Perché le nostre imprese che opera nella manifattura e nei servizi – ha aggiunto Alphandery – sono la testimonianza più vera e preziosa dell’imprenditoria italiana, di quel Made in Italy inimitabile che è la forza e il tratto distintivo dell’Italia economica. Un patrimonio che va salvaguardato attentamente, specialmente in un particolare momento storico come quello attuale”

A margine dell’assemblea sono stati conferiti i diplomi di Console Onorario dell’Unione al Conte Gaddo della Gherardesca e all’On. Monica Baldi.

Un particolare ringraziamento è stato rivolto dall'Assemblea al Cav. Franco Torrini, presidente dell'associazione dal 2000 al 2012, e da pochi mesi nominato Soprintentendente dell'Osservatorio Scientifico-Culturale dell'Unione.
Le immagini e i video dell'evento sono visibili nella sezione "media" del sito www.unioneimpresetoriche.it