Amarelli 1731 e Garbellotto 1775 entrano nella Unione Imprese Storiche Italiane

View access
Guest
Alias
amarelli-1731-e-garbellotto-1775-entrano-nella-unione-imprese-storiche-italiane
Captcha
captcha
Category (main)
Created by alias
Disable comments
disable_comments
Displaying parameters
display_params
ID
702
Version information
item_screen
JImages
jimages
JUrls
jurls
Language
it
Language associations
lang_assocs
Layout parameters
layout_params
Layout selection
layout_selection
META data
{"robots":null,"xreference":"","author":"","rights":""}
Notify owner
notify_owner
Notify subscibers
notify_subscribers
Permessi
perms
Publish down (date)
0000-00-00 00:00:00
Publish up (date)
2015-07-20 12:48:55
SEO configuration
seoconf
Timezone info
timezone_info
Versioni
versions
Publish changes
vstate
La Unione Imprese Storiche Italiane, che da Nord a Sud abbraccia le realtà ultracentenarie che hanno scritto la storia economica del nostro Paese, accoglie due nuovi associati di alto prestigio. 
 
Quella di Amarelli, impresa situata a Rossano (Cosenza) da oltre 250 anni impegnata nel campo della produzione di liquirizia di altissima qualità, è una storia che affonda le proprie radici, reali e metaforiche, nella splendida terra calabrese. Un saga, quella degli Amarelli, iniziata intorno al 1500 con la grande idea di commercializzare i rami sotterranei di una pianta che cresceva in abbondanza nei propri latifondi: la liquirizia, dall’allettante nome scientifico glycyrrhiza, cioè radice dolce. Nel 1731, per valorizzare al massimo l’impiego di questo prodotto tipico della costa ionica, la famiglia Amarelli fonda un impianto proto-industriale, detto “concio”, per trasformare in succo le radici di questa benefica pianta. Dopo tre secoli la Amarelli - che fa parte dell’esclusiva Associazione “Les Hénokiens” formata dalle aziende familiari e almeno bicentenarie di tutto il mondo - produce ancora liquirizia di altissima qualità: pura, gommosa e confettata o sottoforma di delicato aroma di cioccolato, birra, grappa e liquori. Le confezioni, che riproducono raffinate immagini tratte dagli archivi della Casa, sono apprezzate in Italia e all’estero, simbolo di perfetta sintesi fra tecnologia avanzata e tradizione artigianale. 
 
Garbellotto Spa, da oltre due secoli, produce a Conegliano (Treviso) botti, tini e barriques di ogni formato, specie legnosa e dimensione. L’impresa è presente sul mercato fin dal lontano 1775, fornisce con soddisfazione le cantine in tutto il mondo, avvalendosi di una secolare esperienza per produrre botti con legname della migliore qualità e costruite a perfetta regola d\'arte.
La storia dei Garbellotto è quella di una famiglia di artigiani le cui radici sono fondate nella regione Veneto, e più precisamente nel villaggio di San Fior, vicino alla città di Conegliano.
Nato nel 1754, Giuseppe Garbellotto praticava, già prima del 1775, la sua professione di artigiano del legno; gli successero il figlio Pietro ed il nipote Augusto Emilio, nato nel 1801. Tutti e tre erano artigiani che esprimevano il proprio talento non solo attraverso la produzione di botti, tini e barili ma anche attraverso la creazione di mobili d\'arte. L\'azienda prosperò per un considerevole periodo, fino alla prima guerra mondiale, quando tutta la produzione cessò a causa dell\'occupazione delle truppe Austriache. Al termine della Guerra, iniziò la riorganizzazione dell’azienda e furono gettate le per un futuro di nuovi successi. Attualmente l’industria leader mondiale nel settore delle botti grandi è guidata dai tre Fratelli Garbellotto che continuano l’espansione nei mercati mondiali. L’azienda produce 45.000 hl all’anno di bottame, si estende su un’area di 60.340 mq dei quali 14.137 coperti, impiegando circa 70 addetti. La gamma produttiva si sviluppa dai barili da 7 a 750 lt, passando alle botti grandi da 10 a 300 hl, fino ai tini da 10 a 1.000 hl.