Il periodo più entusiasmante dell’anno ha inizio: si è inaugurata la stagione vendemmiale del 2024 per la cantina del nostro associato Leone de Castris 1665.
Si stimano rese per ettaro contenute grazie agli interventi di potatura effettuati durante tutto il ciclo della vite, sia in potatura secca che in potatura verde - si legge in una nota dell'azienda - In una vendemmia che parte due settimane in anticipo rispetto al 2023 si punta a mitigare le alcolicità e concentrazione zuccherina. Nonostante il rendimento quantitativo sarà inferiore comparato alla precedente annata, le uve saranno qualitativamente sane e ineccepibili, provenienti da vigneti in un ottimo stato fitosanitario.
Il 2024 è stato caratterizzato da elevate temperature, di gran lunga superiori alla media stagionale, e scarse precipitazioni che hanno causato un forte stress idrico delle piante, le quali non hanno subito arresti di maturazione. L’inverno mite e una primavera calda hanno portato a un germogliamento precoce nel mese di aprile, il caldo e la scarsa umidita hanno bloccato sul nascere la proliferazione di malattie e di attacchi di patogeni come quello della peronospora assicurando una produzione di alta qualità.
Un inizio di vendemmia da tempi record, in cui il cambiamento climatico ha un ruolo fondamentale. Il caldo secco registrato a inizio stagione ha concorso a conferire alle uve il massimo dell’espressività varietale, che si rifletterà nella produzione di vini con una forte complessità aromatica. Lo stress idrico delle piante comporterà una vendemmia più breve in cui le cultivar raggiungeranno la piena maturazione contemporaneamente. Tutto ciò comporterà un maggiore impegno da parte della gestione della raccolta delle uve e della conseguente lavorazione, una sfida che richiederà determinazione, cura e precisione da parte degli operatori.
Il raccolto parte dai primi grappoli di uve chardonnay che hanno raggiunto il giusto grado di maturazione, un equilibrio tra acidità e alcolicità. Si procederà con i vitigni destinati alla produzione della base spumante, per poi passare alle uve a bacca rossa per la vinificazione in rosato e rosso e si concluderà come tutti gli anni nell’areale di Noci con la raccolta tardiva del Gioia del Colle Primitivo.
In questo periodo la cantina è energica, vivace e radiosa. L’emozione della vendemmia pervade l’animo di collaboratori e clienti in visita che possono vivere appieno l’esperienza della raccolta osservando attentamente tutte le varie fasi di produzione e trasformazione delle uve.