Il ruolo delle imprese ultracentenarie italiane nello scenario economico e culturale del terzo millennio, il valore della tradizione come forza propulsiva verso nuovi orizzonti scientifici e tecnologici, l’importanza degli archivi e dei musei storici quali luoghi di riflessione e di confronto al fine di rendere sempre più dinamiche le politiche aziendali del futuro.
Sono questi alcuni dei temi che sono stati trattati nel convegno nazionale “Il Passato che verrà. L’importanza degli archivi e dei musei storici per le imprese ultracentenarie”, che si è tenuto giovedì 3 novembre presso la Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi, a Firenze.
Promosso dalla Unione Imprese Storiche Toscane - l’associazione unica in Italia e nel Mondo ad abbracciare ben 33 realtà ultracentenarie – il convegno è stato organizzato in collaborazione con l’Archivio Storico del Gabinetto G.P. Vieusseux e con la sezione Toscana dell’ANAI, l’Associazione Nazionale Archivistica Italiana.
Dopo i saluti della Dott.ssa Del Vivo, responsabile dell’Archivio Storico del Gabinetto G.P. Vieusseux, e quelli del presidente dell’Unione Imprese Storiche Toscane Franco Torrini, sono intervenuti la Dott.ssa Diana Toccafondi (Sovrintendente Archivistica della Toscana) e i due accademici Piero Roggi (professore ordinario di Storia del Pensiero Economico presso l’Università di Firenze) e Andrea Giuntini (docente di Storia Economica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia), entrambi da sempre attenti alle tematiche relative alla longevità d’impresa e gli aspetti archivistico/museali legati alle realtà ultracentenarie italiane.
“IL rapporto che lega l’Unione Imprese Storiche Toscane con il Gabinetto Vieusseux, oggi al centro di una cultura cosmopolita e aperta alle nuove generazioni, è un tipico esempio di perfusione di un solo insieme fra economia e cultura – ha detto il presidente della Unione Imprese Storiche Franco Torrini – Questo convegno intitolato al Passato – ha proseguito Franco Torrini – è una splendida occasione per sfuggire alla linea grigia che oggi divide il passato dal futuro. Mi riferisco alle Imprese Ultracentenarie Toscane ma anche italiane che rappresentano una indistruttibile storia di lavoro, di meriti sociali e civili e che di fatto sono delle ‘sopravvissute’ nel distratto panorama di un mondo, di una umanità in rapida evoluzione, forse involuzione, che brucia sul tavolo del presente le sue radici e le sue identità in omaggio alla incolta smania di crescita e di rincorsa al futuro”.
Il convegno, che ha visto la partecipazione degli associati della Unione Imprese Storiche Toscane oltre che ai rappresentanti di altre imprese ultracentenarie della Regione, di studiosi e arrivisti, di personalità appartenenti alla sfera culturale fiorentina – citiamo l’On Monica Baldi, la Diretrice della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Letizia Sebastiani, la Presidente dell’Istituto degli Innocenti di Firenze Alessandra Maggi – si è inserito in una serie di manifestazioni che vedono la Unione Imprese Storiche Toscane intenta a valorizzare e promuovere iniziative dal forte impatto culturale sul territorio toscano. L’associazione ha da poco accolto tre nuovi associati: British Institute of Florence, Archivio Storico G.P. Vieusseux e Azienda Agricola Travignoli Pelago 1473, portando così a 8174 anni la somma delle singole longevità dei suoi associati, attualmente presenti in 6 province della Regione.
Il prossimo 20 dicembre, presso Palazzo Medici Riccardi di Firenze, sarà in programma l’ultimo appuntamento del 2011 per la Unione Imprese Storiche Toscane con il classico Convivio di Fine Anno abbinato al tradizionale conferimento de “La Chiave dell’Amicizia”.