Vino e solidarietà. Un binomio che reca sull’etichetta il nome del nostro associato Casa Vinicola Apollonio 1870.
E’ stata proprio l’azienda vitivinicola di Marcello e Massimiliano Apollonio - quarta generazione di una famiglia che ha fatto della passione e dell’amore per la propria terra una filosofia aziendale – a promuovere lo scorso 29 gennaio, presso il Grand Hotel Tiziano di Lecce, una serata di beneficenza a cura dell’Associazione italiana sommelier (Ais) di Lecce guidata da Marco Albanese.
Durante la serata è stato possibile partecipare a una verticale di alcune delle annate più rappresentative del prodotto di punta della Casa Vinicola Apollonio 1870, il Divoto Copertino DOP Rosso Riserva: la 2015 (in anteprima assoluta), la 2012, la 2001 (in formato magnum), la 1997, la 1993 e perfino la 1978 (prima annata in assoluto).
Il wine tasting, condotto da Giuseppe Baldassarre e dai docenti e degustatori ufficiali di Ais Lecce, si è concluso con l’abbinamento dei vini a due preparazioni salate a base di legumi appositamente realizzate da Antonio Calò di “Calò&Monte” e impreziosite dagli olii di Donna Oleria, nonché ad una preparazione dolce pensata per l’occasione dal maestro pasticciere Giovanni Venneri di “Pasticceria dei Napoli” di Alliste.
Ogni partecipante ha ricevuto, a ricordo della serata, una bottiglia di Divoto in una delle sue annate più storiche.
Alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e del rettore dell’Università del Salento, l’evento si è concluso con la consegna nelle mani dell’arcivescovo metropolita di Lecce, Michele Seccia, di un “piccolo pensiero” sostenuto da tutti i presenti per i progetti solidali e le persone meno fortunate che ogni giorno di recano in Curia.
“Realizzare una verticale del nostro gioiello enologico, il Divoto Copertino DOC - afferma Massimiliano Apollonio - è’ stato per noi un grande momento di gioia e gratificazione e ci sembrava giusto festeggiare e condividere questa storicità della cantina con le persone meno fortunate che ogni giorno si recano in Curia e la presenza di Monsignor Seccia alla serata del 29 gennaio, assieme ad altre 140 professionisti del settore, ha permesso la realizzazione questo sogno”.