Medaglia d’oro per Grappa di Barolo Riserva di Mazzetti

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barolo mazzettiAmpia, ricca e imponente, con inconfondibili sentori speziati e di tostatura. Così appare la Grappa di Barolo Riserva firmata dal nostro associato Mazzetti d’Altavilla 1846 che ha ottenuto la Medaglia Gold all’Alambicco d’Oro 2022. Un distillato di grande personalità, portabandiera delle colline delle Langhe (Patrimonio Unesco) che sono culla delle vinacce di Nebbiolo provenienti dai vigneti di produzione del Gotha dei vini: il Barolo. Una grappa ingentilita dal paziente invecchiamento in botti di Rovere che ne esalta la persistenza e la rende punto di riferimento per le “secche” piemontesi. Da gustare con attenzione come ottima “meditazione” serale in purezza oppure da associare a nocciole tostate, frutta secca o cioccolato fondente, per esaltare le note di speziatura tipiche di questa grappa.

Con sei medaglie ottenute, l’edizione 2022 dell’Alambicco d’Oro segna il record di premi ottenuta da Mazzetti d’Altavilla che festeggia così il suo 176° anno di attività (e 7 generazioni) all’insegna degli apprezzamenti verso le grappe piemontesi di singolo vitigno nelle quali l’azienda situata ad Altavilla Monferrato (Al) crede e punta da tempo, con particolare attenzione rivolta proprio ai vitigni autoctoni.

A colorarsi d’oro, oltre alla Grappa di Barolo Riserva, è stata infatti anche la Grappa di Grignolino della linea Radici, studiata in questi ultimi anni da Mazzetti proprio per valorizzare nella forma giovane e in purezza i profili autentici di vitigni unici piemontesi. Seguono le quattro medaglie Silver: per un’altra grappa di territorio, quella di Ruchè, ma anche per la Grappa di Barbaresco Barricata, la Grappa di Moscato Barricata e per la “1587” Grappa di Brachetto, perfezionata in botti precedentemente utilizzate per lo Sherry Brandy.

E se km 0 è bello (e green), è in arrivo una novità assoluta: la Grappa 7.0 Riserva “Le Origini”, pronta ad esaltare i sentori delle vinacce di Ruchè (attraverso lungo invecchiamento) provenienti dalla sola “Vigna del Parroco”, ossia i filari più antichi oggi esistenti del pregiato vitigno nord-astigiano.
 

www.mazzetti.it