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Anche Galleria Pietro Bazzanti e F. 1822 di Firenze entra nell’Unione



Un terzo nuovo associato entra nel 2018 nella Unione Imprese Storiche Italiane. Dopo Manifatture Sigaro Toscano 1818 e Ceramica Cecchetto 1828, anche Galleria Pietro Bazzanti e F. 1822 di Firenze fa il proprio ingresso nel gotha del Made in Italy più longevo.
Le prime testimonianze storiche della Galleria Bazzanti ci arrivano dalle guide ottocentesche della città che la descrivono con un’ampia vetrina sul Lungarno e lo studio di scultura sul retro, con accesso da via del Parione.  Nonostante gli archivi cartacei siano andati distrutti durante le alluvioni del 1844 e del 1966, un contratto per l’esecuzione di un monumento sepolcrale in Inghilterra, sottoscritto nel 1823, conferma che fin dall’inizio dell’attività Bazzanti ebbe commissioni anche dall’estero. A differenza di Pietro, formatosi a bottega, il figlio Niccolò si diplomava presso l’Accademia di Belle Arti seguendo i corsi tenuti dal Prof. Carradori. Niccolò Bazzanti fu tra i primi ad essere incluso, nel 1834, fra gli artisti chiamati a scolpire le statue per la serie dei 28 Uomini Illustri Toscani destinato al loggiato degli Uffizi. Gli fu chiesto di eseguire il bozzetto e nel 1842 terminò l’importante scultura che fu collocata nella prima nicchia del loggiato.
Nel Novecento la Galleria ha avuto diversi proprietari ma è riuscita a superare crisi economiche e le due guerre mondiali. Il 1960, con l’acquisizione da parte della famiglia Marinelli, è l’anno della rinascita: la Galleria Bazzanti diventa lo showroom della Fonderia e alle opere in marmo si affiancano quelle in bronzo. Viene riaperto altrove lo studio di scultura e si sfruttano la notorietà e il successo delle fusioni Marinelli per rilanciare anche all’estero il nome della Galleria Bazzanti. Come la Fonderia, anche la Galleria torna ad essere un luogo di cultura, un punto di incontro per artisti e scultori che ha il grande merito di continuare a utilizzare e quindi di tenere vive le tecniche artigianali antiche della lavorazione artistica del marmo e delle pietre dure.
La Galleria Bazzanti ospita una raccolta di sculture museali che coprono l’arco temporale compreso tra il diciannovesimo e il ventunesimo secolo. Accanto a preziosi marmi ottocenteschi e novecenteschi, di artisti e copisti che negli anni hanno proseguito l’attività di Pietro e Niccolò Bazzanti, spicca una collezione di bronzi unica, fusioni della Fonderia Ferdinando Marinelli realizzate secondo l’antica tecnica della cera persa. Sono capolavori ricavati da calchi ottenuti direttamente sulle opere originali (classiche e rinascimentali) e sculture, vendute alla Fonderia, realizzate dai molti artisti che hanno frequentato la fonderia durante tutto il Novecento e dai contemporanei che attualmente si affidano a Marinelli per fondere in bronzo le proprie opere.