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Ceramica Cecchetto 1828 entra nella Unione Imprese Storiche Italiane




Un’altra impresa storica di eccellenza entra a far parte della UISI – Unione Imprese Storiche Italiane, l’associazione che tutela e promuove il Made in Italy longevo. L’ultimo ingresso in ordine di tempo si chiama Ceramica Cecchetto 1828, una delle più antiche ceramiche oggi esistenti con sede a Nove, in provincia di Vicenza.
Alla fine del ‘700 Giovanni Maria Baccin, dopo essere stato direttore della manifattura Antonibon (con grande successo commerciale essendo riuscito a produrre la terraglia a uso inglese, impasto bianco resistente ed economico) chiese al Senato Veneziano il 26 Aprile 1786, di poter piantar alle Nove in propria ditta una nuova fabbrica di terraglie ad uso Inghilterra. Il Senato Veneziano accolse la sua richiesta del’11 maggio 1786, e risale al 3 agosto 1791 il permesso (investitura) di costruire un proprio mulino da pestar sassi in contrà Maglio Vecchio. Dopo la morte del Baccin avvenuta il 20 aprile 1817, la fabbrica di terraglie, assieme al mulino, venne ereditata da una nipote del Baccin, Maria, figlia del fratello Gerolamo, sposa del ceramista Giovanni Cecchetto, e dai suoi figli maschi. Da allora, senza soluzione di continuità, la ditta passò di padre in figlio fino al 1946 quando fu ereditata da Antonio Cecchetto, padre di Giovanni attuale proprietario.
«Papà mi raccontava come l’azienda di famiglia si trasformò nel 1929, anche a causa della grande crisi, e così cessò la produzione delle terraglie artistiche e subentrò quella dei refrattari. Erano i tempi della nascente industria siderurgica. Nel ventennio fascista, il regime apriva fabbriche d’armi e i materiali refrattari erano essenziali per gli altiforni. Fu un cambio produttivo epocale, vennero accantonati storia e tradizione novese. Papà sentì una sorta di doveroso richiamo per salvaguardare il passato». Infatti, negli anni ’50 Antonio Cecchetto cominciò a raccogliere decine e decine di piatti popolari in ceramica, prodotti in buona parte a Nove nel corso dell’800, comprese le serie della fabbrica di famiglia. Nacque il famoso "grepàro", prestigiosa raccolta di piatti popolari, ancor oggi vivibili in casa Cecchetto sul Liston di via Munari. Contemporaneamente gli studi di Antonio “Toni” Cecchetto sulla storia ceramica novese venivano pubblicati in riviste, libri, cataloghi di mostre.
Oggi l’azienda guidata da Giovanni Cecchetto, si rivolge soprattutto al mercato nazionale come impresa all’avanguardia che ha tra i propri clienti artigiani e piccole-medie industrie del settore della ceramica artistica italiana. La qualità e la continua ricerca di nuovi prodotti - che possono aiutare i clienti nella vendita delle loro ceramiche in tutti i mercati del Mondo - unitamente a impianti moderni, automatici e computerizzati, che garantiscono la qualità e la costanza della produzione, sono i punti di forza che continuano a dare lustro all’impresa storica Ceramica Cecchetto 1828.