I Torrini del Mugello, in mostra i gioielli del casato orafo più antico del mondo

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Affonda la proprie origini nel lontano 1369 il casato orafo dei Torrini: 646 anni di storia è tra le prime 10 imprese familiari più antiche al Mondo, la quarta in Italia, secondo la classifica che viene stilata periodicamente da Family Business Magazine. E ancora oggi, dopo oltre 20 generazioni, è attivo con una produzione di oggetti unici di oreficeria.
La manifattura Torrini è anche il casato orafo più antico ancora oggi attivo nel mondo: la ditta fu fondata da Jacopus Turini. Nell'Archivio di Stato di Firenze esiste ancora la registrazione dei Torrini alla Corporazione dell'Arte dei Corazzai, Chiavaioli e Fabbri del 1369, con la scelta del signum (la leggenda dice un mezzo quadrifoglio con sperone) che ancora oggi viene usato per siglare le opere che escono dall' Antica Manifattura Torrini. La produzione di gioielli di alto livello si è tramandata di padre in figlio, con alcuni esemplari finiti nei musei di mezzo mondo come la Brocca in argento del XVII secolo, alcune spille settecentesche di Francesco Torrini, la ottocentesca parure di Giocondo Torrini al British Museum di Londra.
“Jacopus De La Scharperia - 1369 - Le radici del casato orafo dei Torrini”: è il titolo dell’esposizione di gioielli storici è allestita nel Palazzo dei Vicari di Scarperia, la località del Mugello dalla quale l’antenato di casa Torrini, Jacopus, abile artigiano, “scese” a Firenze per  registrare il suo marchio all’Arte dei Corazzai, Chiavaioli e Fabbri.
La mostra - realizzata in collaborazione con il Comune di Scarperia e San Piero e il Museo Torrini - vuole rendere omaggio alla storica oreficeria di Firenze, ripercorrendone la secolare storia attraverso l’esposizione di manufatti di raffinata fattura e altissimo pregio. Come ad esempio la “Brocca” in argento (l’oggetto-simbolo e più antico della collezione Torrini, databile tra la fine del 1600 e la metà del 1700); oppure la “Spilla” settecentesca in diamanti, opera dell’antenato  Francesco Torrini (risalente al XVIII secolo, e ‘miracolosamente’ recuperata nel 1978 al mercatino londinese di Camden Hill); senza dimenticare un altro gioiello di elegante gusto quale la parure in commesso di pietra dura e montatura in oro in stile  neoclassico (composta da pendente, orecchini e con uno dei due originali bottoni ad impreziosire l'abbigliamento) che il presidente statunitense
Ulysses Simpson Grant commissionò all’antenato di Casa Torrini, Giocondo, e che fu realizzata in occasione dell’Esposizione Universale di Philadelphia del 1876 (celebrativa del Centenario della Dichiarazione d'Indipendenza americana). E poi gioielli dalle forme astratte e libere, dove vengono esaltate le varietà dei materiali dai più preziosi ai più umili, rare e sfavillanti spille sei-settecentesche con motivi floreali di gusto francese, preziosi nati dalla collaborazione degli orafi con l’arte del Novecento, soprammobili e oggetti decorativi, accessori come il “copri bottone” che fu pensato in sostituzione del classico gemello da polso.