All’Accademia Navale di Livorno la "Chiave dell'Amicizia del 150° dell'Unità d'Italia

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Alcuni rappresentanti della UIST Unione Imprese Storiche Toscane - Fernandez Affricano Livorno 1896, Salomone Belforte & C. Editori Livorno 1805, Fiore, Dolci Tipici Senesi Monteriggioni 1827, Giusto Manetti Battiloro Firenze 1820, Marchesi Mazzei-Castello di Fonterutoli di Castellina in Chianti 1435, Luigi Salvadori Firenze 1907, Archivio Storico Torrini Firenze 1369, Toscana Energia Firenze 1845 – hanno preso parte lunedì 3 ottobre 2011 ad una visita esclusiva alla Nave Scuola Amerigo Vespucci a Livorno.

Un incontro dal forte simbolico che ha voluto testimoniare il legame culturale e di identità sociale che lega  - dal mare alla terraferma - queste due storiche istituzioni della nostra Toscana: la UIST Unione Imprese Storiche Toscane, associazione che abbraccia l’eccellenza imprenditoriale e culturale della Regione con i suoi 33 attuali associati, e la Nave Scuola Amerigo Vespucci, il celebre veliero della Marina Militare Italiana che proprio quest’anno celebra l’80 Compleanno.
 
I rappresentanti della UIST sono stati ricevuto all’imbarco dall’Ammiraglio Pierluigi Rosati e dal Copitano di Vascello Giacono Paolo Reale. Per l’occasione è stato il Presidente della UIST Franco Torrini a consegnare al Capitano Reale il riconoscimento della "Chiave dell\'Amicizia del 150° dell\'Unità d\'Italia" (emessa in numero due esemplari dorati, l’altro dei quali verrà consegnato nel corso del Convivio d\'Inverno in programma il prossimo dicembre).
 
Un riconoscimento che ha voluto precedere l\'avvio alle celebrazioni del 500° Anniversario della morte di Amerigo Vespucci - avvenuta a Siviglia il 22 Febbraio 1512, grande personaggio storico, la cui nascita avvenne a Firenze, in Toscana e le cui gesta hanno dato vita nel mondo al Nuovo Mondo – e che ha confermato la volontà della UIST di riproporre valori del passato proiettandoli verso il futuro con atti concreti e significativi, quindi riconoscendo a Nave Vespucci i meriti nella divulgazione dell\'immagine di una Italia che studia, cresce e lavora nel segno dell\'eccellenza.
 
E non è un caso che sia proprio la Nave Scuola Amerigo Vespucci, la più longeva unità in servizio della Marina Militare Italiana, a rappresentare nel Mondo l’Accademia Navale di Livorno, istituzione iscritta nell\'Albo d\'Onore della UIST.
 
Ricca di fascino la storia della Amerigo Vespucci, la decisione della cui costruzione venne assunta nel 1925, allo scopo di sostituire l\'omonima nave scuola della Classe Flavio Gioia. Il Vespucci fu progettato insieme al gemello Cristoforo Colombo nel 1930 dall\'ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio Navale e Direttore dei cantieri navali di Castellammare di Stabia (Napoli), riprendendo i progetti del veliero Monarca, l\'ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, poi ribattezzato Re Galantuomo quando fu requisito dalla Marina piemontese dopo l\'invasione delle Due Sicilie.
 
La nave-scuola fu varata il 22 febbraio 1931 a Castellammare di Stabia. Partì completamente allestita il 2 luglio alla volta di Genova dove, il 15 ottobre 1931, ricevette la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante, Augusto Radicati di Marmorito. Il suo compito fu quello di affiancare il Cristoforo Colombo nell\'attività di addestramento, fino al termine della seconda guerra mondiale, quando per l\'effetto degli accordi internazionali, il Cristoforo Colombo dovette essere ceduto all\'URSS, quale risarcimento dei danni di guerra.
 
Il motto della nave, ufficializzato nel 1978, è «Non chi comincia ma quel che persevera» ed esprime la sua vocazione alla formazione ed addestramento dei futuri ufficiali della Marina Militare. I precedenti motti sono stati: «Per la Patria e per il Re»; sostituito nel 1946 con «Saldi nella furia dei venti e degli eventi».
 
L’Amerigo Vespucci è  un veliero che mantiene vive le vecchie tradizioni. Le vele sono ancora in tela olona, le cime sono tutte ancora di materiale vegetale, e tutte le manovre vengono rigorosamente eseguite a mano; ogni ordine a bordo viene impartito dal comandante, tramite il nostromo, con il fischietto; l\'imbarco e lo sbarco di un Ufficiale avviene con gli onori al barcarizzo a seconda del grado dell\'ospite.
 
Memorabile fu, nella storia del Vespucci, l\'incontro con la portaerei americana USS Forrestal (CV-59).Dalla nave statunitense lampeggiò il segnalatore che chiese: “Chi siete?”.La risposta fu:“Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”.Dalla USS Forrestal (CV-59)::”Siete la più bella nave del mondo”.
 
Il veliero partecipato nel 2000 alla Tall Ships\' Race, la competizione che mette a confronto le Tall Ship, i velieri ad alti alberi delle Marine Militari di tutto il mondo. L'equipaggio è composto da 14 ufficiali, 72 sottufficiali e 190 sottocapi e comuni. Nei mesi estivi imbarca anche gli allievi del primo anno dell'Accademia Navale di Livorno, circa 140 allievi, per un totale di circa 470 persone.
 
C’è anche una curiosità legata a questo bellissimo veliero. A norma di legge, i transatlantici hanno sempre la precedenza rispetto alle altre imbarcazioni navali. Per consuetudine, invece, quando un transatlantico incrocia l'Amerigo Vespucci, spegne i motori, rinuncia alla precedenza e rende omaggio suonando tre colpi di sirena, che equivalgono al saluto.