La foglia d’oro Manetti per i vini della famiglia Caprai

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manetti battL’azienda vinicola Arnaldo Caprai ha scelto il nostro associato Giusto Manetti Battiloro 1820 di Firenze per festeggiare i suoi primi 50 anni di storia. L’etichetta della bottiglia celebrativa, prodotta in tiratura limitatissima, è stata realizzata da Paolo Canevari. Il noto artista ha utilizzato la foglia d’oro zecchino per creare una vera e propria icona dell’unicità e della preziosità di un vino straordinario, il Sagrantino di Montefalco, che la famiglia Caprai ha contribuito a tutelare e rendere famoso in tutto il mondo.

Il design marcatamente contemporaneo dell’etichetta, inusualmente priva di scritte e immagini, dialoga alla perfezione con la ricca matericità della foglia d’oro, rivelando un’idea di presente che ha profonde radici nella tradizione.

Omaggio, in foglia d’oro, al Rinascimento

La forma dell’etichetta è tratta da quella di un’opera di Canevari (sempre interamente coperta di foglia d’oro) che ricalca a sua volta quella dello “Sposalizio mistico di Santa Caterina d’Alessandria e i santi Bartolomeo, Francesca e Lucia” di Benozzo Gozzoli. Il celebre pittore quattrocentesco (amatissimo dalla famiglia Medici, che a Firenze gli affidò la celebre “Cappella dei Magi) fu a lungo attivo anche in Umbria. A Montefalco, il paese in provincia di Perugia in cui l’azienda vinicola Caprai ha la sua sede, Gozzoli ha lasciato splendidi affreschi nella ex-chiesa di San Francesco, scelta come luogo-simbolo per la celebrazione di un anniversario che diventa quindi anche un omaggio al legame con la storia culturale di un territorio in cui la famiglia Caprai ha creato anche uno distretto tessile d’eccellenza, conosciuto in tutto il mondo come “distretto del cachemire”.

Un vino prezioso, avvolto nell’oro puro

“Le immagini hanno un limite, l’immaginazione invece non ce l’ha”, spiega l’autore dell’etichetta, Paolo Canevari, che si è affidato alla foglia d’oro Manetti per distillare in una forma pura ed essenziale il valore di una storia straordinaria cominciata nel 1971. In quell’anno Arnaldo Caprai, padre dell’attuale CEO Marco, acquistò un grande terreno agricolo coltivato a vite già nell’XI secolo e lo dedicò a un grande progetto: salvare un vitigno autoctono, il Sagrantino di Montefalco, che stava per scomparire. È grazie alla sua intuizione se oggi l’enologia umbra è celebrata per l’eccellenza del suo Montefalco Sagrantino.

Nella bottiglia che celebra con l’oro i 50 anni dell’azienda ci sono uve vendemmiate nel 2016, vinificate in barrique con metodo “artisanal”, senza alcun intervento meccanico e lasciate maturare per due anni in barrique e per altri due anni in vetro. Il risultato è un vino prezioso, di color rubino intenso con riflessi blu e dal gusto avvolgente, che merita senza alcun dubbio di essere avvolto dalla bellezza dell’oro.

www.manetti.com