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2019: UN BRINDISI DA RECORD PER MAZZETTI D’ALTAVILLA


 
Il 2019 è l’anno record di riconoscimenti per Mazzetti d’Altavilla, la Distilleria più storica del Nord-Ovest che tramanda una tradizione di distillazione nata nel 1846. Un primato che accompagna in questi giorni il brindisi natalizio della sesta e settima generazione della famiglia Mazzetti e dell’intero team che, dal quartier generale in cima alla collina di Altavilla Monferrato, festeggia il “top year” ossia un anno caratterizzato da una pioggia di premi e da tappe importanti nell’evoluzione moderna dei distillati, oltre che nel potenziamento del ruolo turistico che la sede riveste oggi in Monferrato.
Sono infatti 17 le medaglie ottenute ai principali concorsi nazionali e internazionali dedicati agli spirits ai quali si aggiungono le selezioni di altri quattro distillati a marchio Mazzetti d’Altavilla alle finali di altri due “awards”. A coronare i successi del 2019 il podio ottenuto in autunno a “The WineHunter Award 2019” che hanno visto sfilare a Merano ben cinque distillati di Mazzetti d’Altavilla dei quali Riserva Segni ha ottenuto anche la massima votazione “Platinum”, accompagnata dalle medaglie Gold per la Grappa di Ruchè Barricata 7.0, per “1789”, Grappa di Barolo con perfezionamento finale in botti ex Bourbon e il Gin oltre al riconoscimento “Rosso” per l’Amaro Forte. Ma anche la prestigiosa Guida Bibenda, attraverso l’omonimo premio dei “5 Grappoli 2020”, ha decretato l’eccellenza di Mazzetti d’Altavilla portando sul podio ben tre riserve: ancora una volta Segni accompagnata da 18.46 e Gaia Mazzetti.
Poco prima del Natale sono arrivate anche la notizia della selezione, fra i finalisti della categoria “Bevande” dei Barawards per l’Innovazione dell’Anno 2019 - a firma di Bargiornale - degli Amari Forte e Gentile e del Bitter di Mazzetti d’Altavilla, a testimonianza del vasto gradimento di questi spirits entrati nel 2019 nella Collezione dell’azienda. Infine Riserva Gaia Mazzetti è risultata finalista ai “Food and Travel Italia 2019 Reader Awards”, pubblicati dall’omonima testata.
L’anno era iniziato con i riconoscimenti internazionali: il premio “Argento” per il Bitter e i premi “Bronzo” per l’Amaro Gentile e per 1789, Grappa di Barolo con perfezionamento finale in botti ex Bourbon, all’edizione 2019 del prestigioso concorso britannico “International Wine & Spirit Competition” e le tre medaglie ancora per “1789”, Grappa di Barolo con perfezionamento finale in botti ex Bourbon” (Best Aged, World’s Best Grappa e World’s Best Grappa Design) ai World Grappa Awards. In estate grande bottino anche all’Alambicco d’Oro 2019 con la Medaglia Best Gold per la Grappa 7.0 e la Medaglia Gold per XO Acquavite di Vino Invecchiata 20 Anni e per lo Special Brandy Invecchiato 27 Anni.
Davvero un anno record – spiegano Chiara, Silvia ed Elisa Belvedere Mazzetti, alias la settima generazione di Mazzetti d’Altavilla – sia in termini di forte incremento di fatturato, accompagnato, come dimostrano i numerosi premi, dall’eccellenza del prodotto, punto saldo, insieme al “gioco di squadra”, sul quale la nostra azienda fonda la sua attività. Il 2019 ha segnato anche un forte slancio turistico: il Monferrato, la nostra terra, ha accolto migliaia di visitatori incuriositi dalla cultura dei distillati e anche dai suoi abbinamenti più originali come l’accostamento al food, accogliendo le proposte di Materia Prima, il ristorante interno selezionato anche nella puntata “Monferrato” di “4 Ristoranti” andata in onda proprio a inizio anno.”
“Guardiamo ad un 2020
– concludono le Mazzetti sisters - con rinnovata attenzione verso l’eccellenza dei distillati, con l’intento di rafforzare sempre più la comunicazione del volto moderno della grappa e il legame con il nostro territorio che, non a caso, è stato scelto come protagonista del Calendario Artistico che ci accompagnerà fino al prossimo autunno.