View access
Public
Alias
gli-archivi-alinari-e-italo-calvino-mostra-a-parigi
Captcha
captcha
Category (main)
Created by alias
Disable comments
disable_comments
Displaying parameters
display_params
ID
1186
Version information
item_screen
JImages
jimages
JUrls
jurls
Language
it
Language associations
lang_assocs
Layout parameters
layout_params
Layout selection
layout_selection
META data
{"robots":null,"xreference":"","author":"","rights":""}
Notify owner
notify_owner
Notify subscibers
notify_subscribers
Permessi
perms
Publish down (date)
0000-00-00 00:00:00
Publish up (date)
2018-05-04 16:15:30
SEO configuration
seoconf
Timezone info
timezone_info
Versioni
versions
Publish changes
vstate

Gli Archivi Alinari e Italo Calvino.

Scrittura e fotografia in dialogo a Parigi

 



Alinari e Calvino. L’immagine e la parola. La memoria della fotografia e l’invenzione della narrazione. Il più antico archivio fotografico italiano (del nostro associato Fratelli Alinari 1852, ndr) e l’intelligenza di uno dei nostri migliori scrittori del Novecento. Da questo felice connubio è nata la mostra Gli Archivi Alinari e la sintassi del Mondo. Omaggio a Italo Calvino, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, in collaborazione con la Fondazione Fratelli Alinari e i Rencontres d’Arles.
Un’esposizione originale che unisce letteratura e fotografia. La sofisticata macchina narrativa messa a punto da Calvino nelle pagine de “Il Castello dei destini incrociati” trova nelle fotografie degli Archivi Alinari un inesauribile universo visivo dove dispiegare tutte le sue potenzialità.
Nel testo, Calvino associa il codice narrativo a quello iconico dei tarocchi: alcuni viaggiatori smarriti trovano rifugio in un castello, poi in una taverna, e misteriosamente privati dell’uso della parola, non avendo altra possibilità, iniziano a raccontare le proprie storie attraverso le 78 lame di un mazzo di tarocchi marsigliesi che di volta in volta scoprono su di un tavolo. Ne “Il castello dei destini incrociati” Calvino utilizza i tarocchi di Marsiglia come una “macchina narratrice” e procede in parallelo sviluppando il testo in relazione alla simbologia delle carte. Sulle pagine del libro le 78 carte dei tarocchi sono stampate ai margini del testo comparendo, sia materialmente che come soggetti, all’interno dei racconti.
Nel romanzo, come nella mostra, le infinite possibilità combinatorie dei tarocchi costituiscono il principio generativo di una pluralità di narrazioni. Dalla parola all’immagine, l’invenzione si trasforma e rinasce. Lungo questa linea di fuga, le foto provenienti dagli Archivi Alinari, scelte dal curatore Christophe Berthoud e organizzate in sequenze ispirate ai racconti calviniani, rivelano a poco a poco un caleidoscopio di suggestive corrispondenze.
Il gioco del libro si protrae nello spazio della mostra. Seguendo la regola di Calvino, il curatore propone una selezione di capolavori provenienti dagli Archivi Alinari affiancati ai tarocchi per raccontare di volta in volta nuove storie attraverso meccanismi combinatori sempre diversi. Negli spazi espositivi dell’Istituto, questo dialogo tra scrittura e fotografia si rivela felice e proficuo. Uno scambio tra testo e immagine che fa così emergere un ricco ventaglio di significati nascosti e d’inedite prospettive. (da: www.artslife.com, 1 maggio 2018).
Gli archivi Alinari e la sintassi del Mondo. Omaggio a Italo Calvino
A cura di Christophe Berthoud
6 aprile – 4 maggio 2018
50 rue de Varenne – 75007 Paris
Ingresso libero