Marchio Collettivo, occasione di crescita per il made in Italy venerdi 14 Ottobre un incontro da E. Marinella Napoli 1914
E’ lo strumento che aggiunge valore e prestigio a un’associazione, oltre che il massimo simbolo condiviso in grado di favorire la crescita e la promozione della singola impresa. Specie in un’economia globalizzata, divenuta sempre più dispersiva e concorrenziale, dove unirsi può costituire occasione per salvaguardare e rafforzare potenzialità commerciali e credenziali culturali.
E’ il Marchio Collettivo, e proprio di brand collettivi si parlerà a Napoli venerdì 14 ottobre (ore 14.30) nel corso del Convivio d’Autunno della Unione Imprese Storiche Italiane (associazione che riunisce 46 testimoni ultracentenari dl Made in Italy di qualità) in programma presso E. Marinella Napoli 1914, celebre marchio del settore abbigliamento.
Il tema della valenza strategica del Marchio Collettivo sarà affrontato da Daniele Pitteri (giornalista e saggista, docente di Marketing Culturale all’Università di Siena) in una conferenza dal titolo ‘Marchio Collettivo e case history di successo’.
“La percezione globale del brand Italia e del Made in Italy non corrisponde all'idea e al valore che vengono attribuiti ad essi nel nostro paese – spiega Daniele Pitteri - La lettura attenta di alcuni studi ricorrenti, rivela come essi si indeboliscano costantemente. Le motivazioni sono varie, ma in particolare per il Made in Italy gli elementi di indebolimento risiedono nella non capacità da parte delle nostre aziende di valorizzare la propria storia in relazione alla storia e all'arte italiane. I brand collettivi possono costituire invece una svolta, possono aiutare le nostre imprese a recuperare i gap del nostro sistema paese. A patto che si applichino le regole giuste.”
Il Convivio d’Autunno vedrà come programma della giornata una visita all’impresa storica E. Marinella Napoli 1914, al negozio storico e ai laboratori, alla presenza del titolare del marchio napoletano, Maurizio Marinella, dei rappresentanti dei brand ultracentenari che costituiscono l’Unione e delle istituzioni locali e nazionali.